PRIN – BORDERLINE

L’ibridazione della lotta alla criminalità attraverso misure non penali o di confine: principi, regole, limiti e opportunità per un sistema di contrasto integrato

Contrastare la criminalità attraverso sanzioni non criminali o misure ibride? Quella che può sembrare una provocazione intellettuale costituisce piuttosto la presa d’atto del fiorire di istituti, sparsi nella legislazione lato sensu penale, accomunati dal rappresentare altrettante ipotesi di ibridazione della lotta al reato.

Il filo rosso che lega tali istituti è, infatti, il legame evidente con la materia criminale, nella misura in cui svolgono, a seconda dei casi, una funzione di integrazione/rinforzo complementare, sostituzione ovvero prevenzione prospettica dell’uso del diritto penale.

L’orizzonte è davvero esteso: si va dalla confisca nelle sue varie declinazioni, alle misure previste dal Codice antimafia, ai poteri di interdizione o sorveglianza conferiti ai prefetti, sino agli illeciti punitivi civili e agli obblighi di compliance imposti alle organizzazioni ed autonomamente presidiati.

Il progetto di ricerca si concentrerà sullo studio di siffatte misure di contrasto alla criminalità, sulla base di tre sotto-indirizzi di indagine tra loro collegati e suddivisi in base allo scopo ultimo delle misure oggetto di analisi (come anticipato, integrazione/rinforzo, sostituzione o prevenzione prospettica dell’uso del diritto penale).

Anzitutto, l’obiettivo è operare una ricostruzione sistematica e una compiuta ricognizione delle varie misure esistenti, cercando di riportare ordine in un reticolo di istituti collocati in plurimi contesti di disciplina, anche molto diversi tra loro, che restituiscono un’immagine complessiva estremamente frammentaria e persino caotica, con le inevitabili sovrapposizioni e incertezze che affliggono la prassi applicativa.

Lo scopo ultimo dell’indagine è da un lato affrontare i nodi di fondo irrisolti – in punto anzitutto di natura giuridica e statuto di disciplina – nei vari settori, e dall’altro compiere un’analisi costi-benefici circa l’uso di tali strumenti nella lotta alla criminalità. Sotto quest’ultimo profilo, verranno vagliati sia le opportunità sul piano dell’efficacia e dell’efficienza delle attività di enforcement, sia i rischi, sul terreno dei principi fondamentali di garanzia, legati al ricorso a tali figure.

Il progetto intende infine valutare come queste differenti tendenze e forme di ibridazione incidano sul tema della legittimazione del diritto penale, nella misura in cui si assiste alla graduale riemersione di una inclinazione disciplinare o regolatoria dell’intervento punitivo, impiegato dal legislatore come strumento di governance di condotte e strutture organizzative in determinati settori di rischio.

Il risultato atteso è, da un lato, la raccolta e la disseminazione, tramite il volume finale della ricerca, delle principali best practice nei settori indagati; dall’altro lato, la formulazione di precise indicazioni di policy, in ottica evolutiva, per decisori ed enti pubblici e privati, nella prospettiva di risolvere le diverse questioni oggetto di specifica disamina nell’ambito del progetto.






Evento realizzato con il contributo del MUR nell’ambito del bando PRIN 2022, pubblicato con DD n.104 del 02-02-2022, progetto ‘BORDERLINE’, Codice Cineca 20227C3F48, Coordinatore Nazionale Prof. Antonio Gullo.